Italia
L’Alto Adriatico risente particolarmente degli apporti del fiume Po che condizionano la natura dei fondali, prevalentemente sabbiosi e fangosi, e particolarmente idonei allo sviluppo dei molluschi bivalvi. Qui sorgono i maggiori fornitori della Dituri, specializzati nell’allevamento e commercializzazione di molluschi vitali e resistenti alle successive operazioni di depurazione, cernita, confezionamento e spedizione.
Spagna
La Spagna rappresenta uno dei maggiori Paesi in Europa impegnati nella mitilicoltura. Il 94% della produzione si concentra soprattutto sulla costa della Galizia. Qui sorgono, nella maggior parte dei casi, aziende a conduzione familiare che riescono a produrre un totale di 270.000 tonnellate l’anno.
Olanda
L’Olanda, dopo la Francia, è al secondo posto nell’UE per l’esportazione delle ostriche, la cui varietà è molto ricercata e apprezzata anche all’estero. Il 60% del prodotto olandese arriva in Belgio, mentre il restante 40% raggiunge Italia, Francia e Germania. La popolazione di queste terre ha sottostato per secoli all’incontrollabile forza naturale dell’acqua, ma con l’esperienza ha imparato a convivere con le avversità ambientali e gestire le risorse nel rispetto della natura, facendone fonte di sostentamento.
Portogallo
L’attività di pesca e acquacoltura portoghese è molto florida e ha visto intensificarsi la capacità produttiva e la diversificazione della specie allevate e/o pescate e di conseguenza anche le operazioni di export. Ostriche e gli altri bivalvi che vengono pescati o prodotti nel Paese, sono apprezzati sia localmente che a livello internazionale.
Francia
La Francia è il primo paese produttore di ostriche, regina dei molluschi e apprezzata sin dai tempi dei romani. L’allevamento e la produzione di ostriche in Francia, è uno dei principali asset ittici, come negli altri paesi nordeuropei. Lungo il litorale della Bretagna si trovano numerosi allevamenti, dalla riva fino ad una profondità di venti metri. Cancale, la caratteristica cittadina della Bretagna affacciata nella baia del maestoso Mont-Saint-Michel, ha legato il suo destino all’ostricoltura, che poi l’ha resa famosa in tutto il mondo.
Marocco
Il Marocco, dotato di 3.500 chilometri di costa, di cui 500 sul versante mediterraneo ed i restanti sull’Oceano Atlantico, si caratterizza per uno spazio marittimo di circa 1,2 milioni di chilometri quadrati, considerato tra i più pescosi al mondo. Il Marocco è oggi una piattaforma chiave per l’esportazione dei prodotti ittici verso i mercati più esigenti.
Irlanda
L’Irlanda è uno dei paesi più attivi e performanti, su scala internazionale, nella fornitura di prodotti ittici biologici che tutelano meglio l’ambiente
e il benessere dei consumatori. I principi chiave che orientano l’approccio allo sviluppo dell’acquacoltura e delle attività di pesca sono due: la gestione responsabile delle risorse marine e la tutela dell’ambiente.
Bulgaria
Un paese con una crescita economica sostenibile nell’agricoltura marina che ha visto l’aumento dell’attività di pesca e acquacoltura destinata al consumo locale e all’export.
La ricchezza dei laghi locali, dei fiumi e del mare rende la Bulgaria un luogo eccellente sia per i pescatori che per gli allevamenti.